Progetto liceo scientifico 3S Maniva

Tra vent'anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna… Scopri.


Esperienze di attività motoria con l'indirizzo liceo scientifico dell'Istituto G.Perlasca di Idro: arrampicata, sport acquatici e sport invernali  

Come di consueto ormai ogni anno, anche quest'anno i docenti di scienze motorie dell'istituto Giacomo Perlasca di Idro hanno deciso di portare i ragazzi dell'indirizzo liceo scientifico curvatura 3S sul monte Maniva per il progetto sport invernali ed esperienze sostenibili. I ragazzi hanno sciato tre giorni all'interno di un comprensorio sciistico sul monte Maniva in provincia di Brescia e hanno alloggiato in uno Chalet adibito ad alloggio per le scuole. I ragazzi hanno così sperimentato lo sport condiviso all'aria aperta con i compagni, dei momenti di relazione tra pari all'interno dello Chalet, momenti di convivialità e di responsabilità, di aiuto reciproco e di condivisione. Quest'anno sempre il Dipartimento di scienze motorie ha deciso di proporre ai nostri alunni delle attività sportive tra cui l'arrampicata presso la struttura Rock a Brescia, l'attività in piscina presso il Centro Narciso di Idro, l'attività di sci compresa di lezioni con i maestri presso il comprensorio Maniva ed infine l'attività al parco fucine di Casto dove i ragazzi potranno fare delle ferrate con degli istruttori. Nello specifico il soggiorno in Maniva è durato tre giorni coinvolgendo 85 studenti e 10 docenti, non un vero e proprio viaggio d'istruzione ma un progetto interdisciplinare trasversale che ha coinvolto tutte le classi dalla classe prima alla classe quinta liceo. Alcuni ragazzi hanno usufruito del trasporto con il pullman altri sono saliti con i mezzi propri; la sistemazione presso lo chalet prevedeva undici appartamenti suddivisi in camerate, i pasti erano tutti compresi, anche gli skipass e le lezioni col maestro giornaliere. Durante la prima serata è stato organizzato un convegno a tema mentre la seconda serata prevedeva una serata musicale per i ragazzi.  




Il convegno ha visto come ospite il nostro paesano runner valtrumplino (700 chilometri sui ghiacci in 9 giorni e 5 ore) ovvero Enrico "Chicco" Ghidoni da Ludizzo, frazione di Bovegno, che ha vinto in Canada la "Yukon artic ultra", gara massacrante di 430 miglia (cioè circa 700 chilometri) su ghiaccio e neve. I ragazzi hanno trovato il convegno molto stimolante e soprattutto hanno deciso di approfondire ulteriormente l'argomento con l'esperto chiedendo di poterlo invitare nuovamente presso la nostra sede scolastica.  

Come competenze specifiche possiamo dire che questa attività ha aiutato i ragazzi a trovare sicurezza in sé stessi in caso di difficoltà e problem solving, approcciarsi al contesto comunitario con serietà, siccome ai ragazzi è stata richiesta puntualità, senso di responsabilità ed è stato limitato al minimo l'uso del cellulare. Inoltre, a questo progetto ha aderito anche la nostra dirigente che è venuta con noi per tutta la durata del soggiorno sciando e condividendo tutti i momenti di quotidianità con i ragazzi che hanno molto apprezzato questo gesto di partecipazione e coinvolgimento della dirigenza. Anche quest'anno la scuola ha messo a disposizione la macchina dell'istituto e tutta l’attrezzatura aggiuntiva necessaria.  

Quest'anno si è cercato di valorizzare il nostro plesso di Idro essendo un punto di riferimento come scuola della Valle per la Valle in montagna sia per la preparazione degli studenti ma soprattutto per poter sfruttare il contesto che ci circonda prediligendo le attività più vicine valorizzando così il nostro territorio. Sarebbe bello in futuro poter integrare anche lo sci alpino proprio per rendere la nostra montagna ancora più sostenibile essendo un ambiente spesso vissuto come una meta turistica molto ambita nella stagione invernale senza spesso approfondire il rapporto con la natura e con il territorio ma cercando di rispettarlo di più. Molti ragazzi non hanno nemmeno la possibilità di poter sciare o soggiornare sulla neve, per questo si è data la possibilità a tanti ragazzi di vivere un'esperienza condivisa basata sui principi del rispetto del prossimo e dell'educazione tra pari. Gli studenti dovevano inoltre sistemare la propria camera e il proprio letto, collaborare e cooperare tra loro. I ragazzi hanno portato da casa lo stretto necessario per tre giorni, qualcuno ha noleggiato in loco l'attrezzatura altri hanno portato la propria da casa. Si è spiegato ai ragazzi l'importanza della sicurezza sulle piste e del primo soccorso ma soprattutto l'utilizzo del casco, l'assicurazione e tutte le norme di buona condotta anche sulle piste da sci. Alcuni maestri hanno tenuto lezioni ai ragazzi in lingua inglese il che è stato molto apprezzato dai docenti e dei ragazzi stessi.  

Il nostro istituto si impegna a promuovere l'attività sportiva a 360° e si sta cercando di arricchire la proposta formativa per i prossimi anni soprattutto per l'indirizzo scientifico ma in generale per tutto l'istituto, inoltre quest'anno si è aggiunto un nuovo indirizzo ovvero l'IPAF un indirizzo agrario che mancava in Valle e che ha riscosso molto successo dove i ragazzi possono svolgere le attività più attinenti a quelle del nostro territorio scoprendo la natura che ci circonda tutti i giorni. Tra le prossime attività previste ci sarà il progetto Orienteering e per concludere l'arrampicata in ambiente naturale. Infine per alcune classi è prevista anche l'escursione con il battello sul lago di Idro e la visita alla Rocca di Anfo come tutti gli anni all'inizio del mese di giugno. La speranza è quella che la scuola si riesca ad impegnare sempre di più per sostenere i ragazzi e avvicinarli al mondo dello sport, sensibilizzando anche gli altri docenti su quanto sia importante l'attività motoria per i giovani di oggi e in particolare per tutti i nostri studenti non solo per socializzare ma proprio come crescita personale. 

Fossa Elena 


AFA attività fisica adattata nell'anziano

ATTIVITA' DI STUDIO CON GLI STUDENTI DELL'INDIRIZZO SOCIO SANITARIO

UDA SULL'ANZIANO 

Morbo di Alzheimer, Morbo di Parkinson e Benefici dell'Attività Motoria

Innanzitutto dobbiamo definire quali patologie colpiscono prevalentemente l'anziano, tra queste sicuramente troviamo il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Sono due delle malattie neurodegenerative più comuni che colpiscono il sistema nervoso centrale, compromettendo significativamente le funzioni cognitive, motorie e la qualità della vita. Sebbene abbiano caratteristiche cliniche e patofisiologiche differenti, entrambe le patologie presentano un impatto devastante sulla vita quotidiana dei pazienti. Tuttavia, la ricerca scientifica ha dimostrato che l'attività motoria può giocare un ruolo fondamentale nel miglioramento dei sintomi e nel rallentamento della progressione di queste malattie.

Morbo di Alzheimer

Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita di memoria e da un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive. Le principali alterazioni fisiopatologiche associate a questa condizione includono l'accumulo di placche di proteina beta-amiloide nel cervello e la formazione di grovigli di tau, che danneggiano i neuroni e disturbano la comunicazione tra le cellule cerebrali.

Studi recenti suggeriscono che l'attività fisica può contribuire a ridurre l'incidenza del morbo di Alzheimer e a migliorare la funzione cognitiva nei pazienti già diagnosticati. L'esercizio fisico stimola la produzione di fattori neurotrofici, come il BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), che favoriscono la crescita e la sopravvivenza dei neuroni. Inoltre, l'attività motoria può migliorare la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi, un aspetto cruciale nel contrastare i danni cerebrali causati dalla malattia.

Morbo di Parkinson

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce principalmente il controllo motorio. È causato dalla perdita di neuroni dopaminergici nella substantia nigra, una regione del cervello che regola il movimento. I sintomi più comuni includono tremori, rigidità muscolare, bradicinesia (lentezza nei movimenti) e instabilità posturale.

Anche nel caso del morbo di Parkinson, l'attività fisica è stata riconosciuta come un'importante strategia terapeutica. L'esercizio regolare può migliorare la forza muscolare, la coordinazione motoria e l'equilibrio, riducendo i sintomi motori. Inoltre, l'attività fisica stimola la produzione di dopamina, una sostanza chimica nel cervello che è ridotta nei pazienti con Parkinson, migliorando così i sintomi motorici. Studi hanno anche mostrato che l'attività motoria può ridurre il rischio di complicanze come le cadute, un problema comune nei pazienti affetti da Parkinson.

Benefici dell'Attività Motoria nelle Malattie Neurodegenerative

L'attività fisica offre numerosi benefici per i pazienti affetti da Alzheimer e Parkinson, tra cui:

  1. Miglioramento delle funzioni cognitive: L'esercizio fisico regolare stimola l'afflusso di sangue al cervello, favorendo la salute cerebrale e la memoria. In particolare, l'attività aerobica, come la camminata, la corsa leggera o il nuoto, è stata associata a un miglioramento significativo nelle funzioni cognitive.

  2. Aumento della neuroplasticità: L'esercizio fisico promuove la formazione di nuove connessioni sinaptiche nel cervello, contribuendo a ripristinare le funzioni cerebrali compromesse. Nei pazienti con Alzheimer, la neuroplasticità può aiutare a mantenere le funzioni cognitive più a lungo.

  3. Miglioramento del benessere emotivo: L'attività fisica favorisce la produzione di endorfine, che sono neurotrasmettitori responsabili del miglioramento dell'umore. Questo può essere particolarmente utile per i pazienti con Alzheimer e Parkinson, che spesso soffrono di depressione e ansia a causa delle limitazioni fisiche e cognitive.

  4. Miglioramento della mobilità e dell'equilibrio: L'attività motoria regolare, come il tai chi, lo yoga o la fisioterapia, aiuta i pazienti con Parkinson a mantenere l'equilibrio e a ridurre il rischio di cadute. Inoltre, l'esercizio rinforza i muscoli e aumenta la flessibilità, migliorando la capacità di movimento.

  5. Rallentamento della progressione della malattia: Sebbene l'attività fisica non possa curare completamente il morbo di Alzheimer o il morbo di Parkinson, numerosi studi suggeriscono che l'esercizio regolare possa rallentare la progressione dei sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. In particolare, l'attività fisica può contribuire a mantenere l'autonomia funzionale e a ridurre la dipendenza dagli altri.

Gli alunni al rientro dallo stage (PCTO) hanno strutturato dei percorsi di attività motoria specifici per ogni patologia con esercizi mirati che hanno fatto svolgere alla classe in modalità di peer to peer. 



Conclusioni

L'attività motoria rappresenta una componente fondamentale nel trattamento del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson, poiché offre una serie di benefici neurobiologici e psicologici che migliorano la qualità della vita dei pazienti. Sebbene non esista una cura definitiva per queste malattie neurodegenerative, l'esercizio fisico può contribuire a ridurre i sintomi e a rallentarne la progressione, offrendo ai pazienti un miglioramento generale delle funzioni cognitive, motorie ed emotive. Pertanto, è fondamentale che i professionisti della salute incoraggino l'attività fisica come parte integrante della gestione di queste patologie.

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